SVE in Svezia Volunteers say

01/02/2016 Jessica Job

Ciao a tutti!
 
 dedico qualche parola per descrivere la mia esperienza che tra poco si concluderá.
 Ho svolto lo SVE in Svezia in un piccolo paesino chiamato Emmaboda circondato da natura, casette e foresta nella contea di Kalmar. Sono riuscita a fare questa esperienza nell'ultimo anno possibile per me e non ho voluto sprecare questa occasione.

 Appena ho saputo che mi avevano accettato al progetto ho lavorato molto prima della partenza. Non era la prima volta che vivevo all'estero, nel corso dei miei studi ho avuto occasione di muovermi in diversi posti con altri progetti.
 La mia motivazione e´ stata dunque quella di immergermi in un ambiente differente e mettermi alla prova ancora una volta aumentando il mio spirito di adattamento, diventando utile per l´organizzazione che mi ospitava. Il mio servizio si svolgeva nel centro giovani della scuola, nel centro di supporto al lavoro del comune di Emmaboda e in un mercatino dell´usato, un progetto molto vario!
 La mia intenzione prima di partire pero' era ben chiara e precisa, quella di aprire un´attivita´ prendendo spunto dal posto dove stavo. Mi si e' presentata cosi' l'occasione per iniziare a concretizzare questo progetto e quindi ho anticipato di qualche mese il termine, e tra poco finiro' questa esperienza.
 E' stato un percorso consapevole, in questo posto ero l'unica SVE e l'unica italiana a quanto pare! Quindi per comunicare ho utilizzato solo l'inglese e con il passare del tempo anche un po' di svedese. Infatti tutte le mattine studiavo svedese al SFI il Centro per migranti, qui, per molte ragazze ero la prima italiana che conoscevano, e' stato un onore.
 Il fatto di vivere da sola, senza coinquilini e' stato di forte impatto, e' stata un' esperienza diversa da tutte quelle a cui avevo partecipato prima. Qui mi sono dovuta arrangiare molto di piu'! Molti mi hanno chiesto: "ma non ti senti sola? Non hai paura?" E invece mi sono sentita piena, mi sono focalizzata su me stessa e su situazioni piu' serie del classico "fare festa". Ho conosciuto persone che hanno perso tutto e sono state le prime ad essere disponibili con me. Ho diminuito la mia ignoranza sulla situazione internazionale attuale.
 Mi si e' aperto un mondo nuovo, ho conosciuto tante signore che ricoprivano ruoli che di solito sono destinati a uomini. Qui esistono anche donne meccanico, ebbene si. Nel piccolo paesino dove stavo mi sono dedicata al servizio nell'organizzazione che mi ospitava e ho dedicato il tempo libero allo sport, cucina salutare e ad esplorare i posti vicini, ho avuto l'occasione di camminare sulle acque del Mar Baltico, eh si perche' era ghiacciato!
Penso che sia stata l'esperienza che mi ha dato di piu' per l'impatto umano di ogni altra.
 Quindi consiglio di partire, anche in quei posti isolati e meno metropolitani, perche' ognuno ha un mondo dentro se stesso da ritrovare!

Hej då!

Jessica