Anna's experience in Germany Blog dei volontari

05/05/2022

Allora, da dove comincio?

Le dita si inceppano sulla tastiera del computer, affannano a trovare un ordine per racchiudere questi mesi di ricordi piacevoli, di nuove amicizie e esperienze, di crisi di pianto, di serate tanto malinconiche quanto gioiose. Sono ormai passati sei mesi dal mio arrivo qui a Rostock, e altrettanti mi aspettano prima della conclusione del mio anno di volontariato europeo. Il futuro lo lascio agli indovini, ai cartomanti e all’oroscopo di Paolo Fox, mi riservo il lusso di dondolarmi tra le altalene di emozioni di questi ultimi mesi.

In Germania sono arrivata con una valigia di 20 kg di vestiti e mille mila pensieri. I giorni prima della partenza correvo frenetica da una mail di InCo, a quella della mia organizzazione ospitante e viceversa, per poi trovarmi catapultata nel giro di poco tempo nel circo di Rostock.

A Rostock il tuo migliore amico è il vento. La città si affaccia sul mare Baltico e regala ai suoi abitanti o a chi è di passaggio scorci urbani fiabeschi, paesaggi naturali incontaminati e una vivace tranquillità. L’inverno freddo che mi ha accolto è stato riscaldato dal torpore di un tendone del circo. Fino a quel momento, il mio unico contatto col mondo circense si limitava a qualche serata passata sul divano di casa, guardando acrobati, giocolieri e clown destreggiarsi nelle diverse discipline. E mai avrei pensato di andare oltre l’essere semplice spettatrice. Il volontariato europeo mi ha invece permesso di immergermi in questo nuovo contesto, di mettermi alla prova nella periferia più remota della mia zona di comfort.

Per i primi mesi, ho aiutato i vari istruttori durante i corsi della scuola di circo per bambini e ragazzini, imparando io stessa come salire su un trapezio, arrampicarmi sui tessuti aerei o stare in equilibrio sui trampoli. Nella stagione invernale, anche a causa dell’epidemia, gli impegni sono stati limitati, ma tra la realizzazione di contenuti per i social media, lavoro in ufficio, corsi di lingua di tedesco, serate con i coinquilini e condivisione di esperienze con altri volontari, sono arrivati i primi fiori sugli alberi, il sole tiepido che si specchia nel Warnow e tanti progetti che ci aspettano per la stagione estiva. Il circo Fantasia non offre soltanto corsi per i bambini; spettacoli teatrali, concerti, convention e worshop vengono infatti ospitati regolarmente sulle rive del Warnow.

Il punto di forza del mio progetto è il legame tra il volontario e l’ambiente tedesco circostante, essendo questi totalmente immerso nella cultura della città. È una sfida non da poco parlare tedesco, ma è ancora più complicato capire la persona tedesca e i suoi modi di fare.

Per ora posso dire che è la soddisfazione il sentimento che muove le mie dita sulla tastiera. La stessa che provo quando i bambini mi sorridono e nonostante dicano di non capirmi, un modo per intenderci lo troviamo sempre.