Lo Sve: un anno da non dimenticare Blog dei volontari

09/03/2013 Angela Margoni

Ciao a tutti/e!

Sono Angy, 25 anni, trentina di origine, cittadina del mondo…

Nel 2011 mi rendo conto che nella mia vita manca qualcosa, che ho voglia di mettermi in gioco e fare nuove esperienze, ed ecco che scopro InCo e lo Sve. Dopo qualche mese faccio i bagagli e parto per il mio anno di volontariato europeo: 20 kg di vestiti, un vocabolario tascabile di tedesco, la mia Bialetti, tanti sogni e tanta energia. Con me c’è anche qualche paura e insicurezza... “Sarò in grado di farcela? Riuscirò ad esprimermi? A farmi degli amici? Ad integrarmi?”. Classiche domande che uno si fa prima di partire insomma. Classiche paure, che vengono sfatate non appena arrivata a Berlino.

Ricordo grandi nuvoloni, qualche goccia di pioggia (un piccolo antipasto dell’inverno tedesco!) e io che aspetto un autobus senza aver idea di dove sono esattamente. Una di quelle situazioni che solitamente ci fanno innervosire, ma io rimango tranquilla. Improvvisamente vedo un cartellone pubblicitario che dice: “Sorridi, e Berlino ti sorriderà”. In quel momento so di essere nel posto giusto al momento giusto, so che questa città mi vuole e che ho fatto la scelta migliore.

Mi ritrovo a condividere quest’esperienza con altri volontari di quindici paesi diversi e da subito si susseguono cene multiculturali, party, serate film e popcorn, pomeriggi ai mercatini dell’usato, pedalò, picnic, bolle di sapone, musei, viaggi, passeggiate in città, uscite in campagna alla scoperta di edifici abbandonati e tanto altro ancora. Incontro tante belle persone, tanti sognatori. Diventano ben presto la mia famiglia e sono con me per ridere, scherzare e divertirsi, ma anche quando sono triste e giù di morale.

Il mio progetto si svolge in un asilo bilingue italo-tedesco, dove ho un buon feeling con i bambini, i colleghi, le famiglie. Il mio ruolo è quello di dare una mano nelle attività quotidiane: accompagnare i bambini al parco, mangiare con loro, leggere libri, offrire attività creative, piccoli laboratori, progetti, esperimenti. …e rispondere a tante infinite domande, compito non da poco! Le giornate passano, a volte interessanti, a volte routinarie e un po’ stressanti. Ci sono momenti in cui mi chiedo “Cosa ci faccio qui? Chi me lo fa fare?”. I momenti di crisi, tuttavia, sono quelli che mi danno la possibilità di ripensarmi e reinventarmi, di crearmi nuovi obbiettivi e ripartire più carica che mai! Alla fine dell’anno mi rendo conto di quanta strada ho fatto e sono fiera di me. Ho visto il mio gruppetto di bambini scoprire, imparare, crescere e anche io sono cresciuta con loro.

È stato un anno davvero intenso. Ho imparato a conoscere gli altri ma anche e soprattutto me stessa, a mettere da parte i luoghi comuni, confrontandomi con culture diverse, accettando e apprezzando le similitudini e le differenze. Ho scoperto che l’Europa non è solo un pezzo di carta. Noi siamo l’Europa. L’anno appena trascorso è stato uno dei più belli e significativi della mia vita e auguro a tutti/e di poter vivere uno Sve! Forza volontari, partite!!!

Un abbraccio e un grosso in bocca al lupo,

Angy