Vi presento il Belgio: cioccolato, birra e patatine! Blog dei volontari

11/08/2013 Silke Redolfi

La notizia di poter partecipare allo SVE l’ ho ricevuta via SMS mentre ero in pausa caffè al lavoro: “ Sei stata scelta per partecipare al nostro progetto in Belgio! Ti preghiamo di contattarci!”
Il Belgio? Un anno fa non sapevo nulla o quasi su questo piccolo paese localizzato tra la Germania, l’ Olanda, la Francia e il Lussemburgo e accostata al mare del Nord. L’ unica cosa che sapevo, era che in Belgio c’ è Bruxelles e tanta pioggia.
Una volta ricevuto la bella notizia di essere stata scelta, mi sono messa davanti al computer per scoprire di più sul paese dove sarei andata a vivere per nove mesi e sull’ organizzazione nella quale avrei svolto il mio volontariato.
Su internet trovavo varie informazioni e che dire, il Belgio è proprio questo: cioccolata, birra e patatine! Ad ogni angolo della città si trovano piccoli negozi che vendono la famosa cioccolata belga. Ancora più presenti sono i numerosi Pub dove degustare la birra belga. Quando sorge la voglia di dolci, ci sono i gaufres, cialde dolci preparate al momento, da acquistare nei chioschi per la strada. Un piatto tipico del Belgio sono le patatine fritte con le cozze.
Le patatine alla fine però non sono tanto diverse da quelle che puoi acquistare nelle altre parti del mondo e devo dire che il tempo in Belgio non è poi così brutto come me lo aspettavo!
Le città fiamminghe, che si trovano nel Nord del Belgio e dove parlano il neerlandese, mi hanno lasciata a bocca aperta: bellissime le città di Gent, Brugge ed Anversa. Centri che nel medioevo erano tra le più importanti città mercantili del continente e che hanno conservato quasi intatto i loro centri storici, caratterizzati da edifici medievali in stile gotico, da campanili, torri e chiese che manifestano la ricchezza del commercio e degli abitanti durante l’ epoca di grande splendore delle Fiandre.
Ogni volta che passeggio nel centro di Gent, città dove abito assieme ad un’ altra volontaria dalla Spagna, mi sento trasferita nell’ era medievale.
Il mio servizio volontario invece lo svolgo a 15 chilometri da Gent, in un piccolo paese chiamato Lovendegem. L’ organizzazione è un grande istituto che ospita più o meno 300 persone diversamente abili a livello residenziale e semiresidenziale. All’ interno di esso si trovano un laboratorio dove i residenti svolgono lavori mano fattoriali e dei locali dove vengono svolte diverse sedute di terapia per i residenti. Poi vi sono una piccola fattoria con pecore, capre, conigli e volatili, un maneggio ed un orto di frutta e verdura dove i residenti aiutano nella cura degli animali e nella coltivazione. All’ interno dell’ istituto si trovano anche le diverse strutture residenziali dove la maggior parte di loro vive.
Io lavoro nel laboratorio mano fattoriale. Ogni giorno svolgo diverse attività assieme ai residenti: facciamo candele, carta fatta a mano, cartoline per le diverse festività durante l’ anno, bijoux e tante altre cose ancora. Oltre a questo assisto i miei colleghi nel laboratorio di danza, nel quale realizzo anche qualche coreografia da ballare assieme a loro. Poi partecipo anche ad altre attività ricreative come fare una passeggiata e cucinare assieme ai residenti e far loro dei massaggi.
Il lavoro che svolgo non mi è nuovo visto che avevo fatto già esperienze di questo tipo in Italia. L’ unico ostacolo è la barriera linguistica con i residenti, ma dopo pochi mesi passati a studiare il neerlandese a scuola questo problema si è risolto.
Devo dire che il lavoro che svolgo assieme ai colleghi e ai residenti di questo istituto mi da veramente molto a livello personale e mi soddisfa pienamente. I miei colleghi sono molto accoglienti e simpatici e mi assistono in ogni attività che faccio. I residenti sono molto dolci e divertenti e una volta oltrepassata la barriera linguistica riesco a costruire un vero legame di fiducia e affetto con loro.
Nel tempo libero mi trovo altrettanto bene: visto che il Belgio è un paese piccolo, sono tante le occasioni per vedersi con gli altri volontari attivi nel paese e visitare le sue diverse città affascinanti. Con il passare dei mesi riesco a costruirmi un giro di amici a Gent provenienti da tutte le parti del mondo. Il divertimento di certo non manca mai!
Lo SVE è un’ esperienza unica che mi accompagnerà per il resto della mia vita con dei ricordi molto positivi e speciali. E’ un’ opportunità di conoscere tante culture diverse in poco tempo, una cosa che ha ampliato il mio orizzonte mentale e mi ha fatto conoscere molti modi diversi di vivere e vedere la vita, una cosa che mi ha affascinato molto durante la mia permanenza all’ estero. Attraverso lo SVE ho imparato una nuova lingua e ricevuto l’ opportunità di inserirmi nel mondo lavorativo altrove.
Per questi e tanti altri motivi, il mio consiglio a tutti coloro che desiderano fare un’ esperienza all’ estero, ma allo stesso tempo hanno paura di essa, è: buttatevi nell’ avventura e godetevi i momenti speciali che di sicuro non dimenticherete mai!