Steps towards change - next step: Vietnam Blog dei volontari

06/06/2013 DAVIDE SIMONINI

Per scrivere queste righe ho impostato su youtube a ciclo continuo la canzone "Dam Vinh Hung - Say tinh" (non chiedetemi quale sia il cantante e quale il titolo), la versione vietnamita di "L'italiano - lasciatemi cantare" di Toto Cutugno. Questa versione parla di tutt'altro, e qua in Vietnam tutti la conoscono e tutti la cantano.
Come cominciare? Bhè, intanto vi dico che sono stato in Vietnam nel mese di maggio per una decina di giorni. Io, Magda (Polonia), Solenka e Ivka (Slovacchia) siamo stati ospitati ad Hanoi dall'associazione CSDS (Center for Sustainable Development Studies) che ha organizzato questa study visit per i partner europei che collaborano nel progetto "Steps towards change - next step". Il nostro scopo era quello di conoscere a fondo l'associazione, le loro attività e trovare potenziali progetti per collaborare e "scambiarsi" volontari.
Il CSDS è un'associazione ben strutturata e già da anni accoglie ragazzi e ragazze da tutto il mondo che partecipano in diversi progetti di volontariato, solitamente short-term, nella capitale e nella campagna circostante. Principalmente i volontari vengono indirizzati nelle scuole (pubbliche e private) dove aiutano nell'insegnamento e nella pronuncia della lingua inglese, ma ci sono anche alcuni progetti dove i ragazzi lavorano con la disabilità, sia fisica che mentale. Per i progetti della città i volontari vengono accolti in una struttura chiamata "Youth House". Un palazzo di 6 piani che funge da ufficio a piano terra, zona cucina e soggiorno al primo piano e 4 piani di dormitorio, per un totale di 8 camere, da 2 a 4 posti letto. I volontari vivono tutti assieme e condividono il cibo che viene preparato dalle cuoche che lavorano per l'associazione. Noi abbiamo dormito tre notti in questa casa e abbiamo potuto conoscere i volontari, le loro esperienze e ricevere molti feedback. L'immagine che mi è tornata è che l'associazione lavora bene e i volontari sono tutti contenti :) Per quanto riguarda i progetti nella campagna i volontari vengono ospitati nelle strutture stesse e sono un po' più isoltati dal mondo, lontani dal caos cittadino e immersi nella tranquillità delle risaie. Un paradiso.
Durante tutta la durata del soggiorno siamo stati affiancati da Phuong (presidente di CSDS) e tre splendide ragazze, Thu, Zuong e Mai, che lavorano presso l'associazione. Con loro abbiamo partecipato agli incontri nelle diverse strutture che accolgono i volontari, dandoci la possibilità di vederli effettivamente al lavoro e farci un idea reale dell'esperienza che vivono.
Oltre alla parte "formativa" nel programma era stata organizzata anche una parte di visita turistica del Vietnam. Ci hanno portato per musei e templi, abbiamo dormito una notte a Mai Chau, paesino del nord a 4 ore di pulmino, e una notte in barca nella splendida baia di Ha Long. Ci hanno portato a mangiare nei posti tipici, magari seduti su uno sgabellino di plastica sul ciglio della strada, con gli scooters che ti sfrecciano a fianco e la paura che ti voli via l'insalata dal piatto, ci hanno portato a fare Karaoke in una di quelle strutture dove prenoti una stanza e sei solo coi tuoi amici a cantare e ti portano da mangiare e da bere.
In conclusione il consiglio che do a tutti è quello di mollare tutto e andare a vivere in Vietnam. Io lo farò... prima o poi!