Formazione in Servizio Grundtvig: "La mia prima volta!" Blog dei volontari

15/09/2013 Luigi Balacco

L'esperienza in cui mi sono trovato catapultato nella lontana Turchia, si chiama "Formazione in Servizio Grundtvig" ed è una delle opportunità di mobilità che fa parte del più vasto programma Grundtvig.

A distanza di anni non avrei mai pensato di dovermi sedere nuovamente fra i banchi di scuola... Ma è esattamente quello che mi è successo nella prima settimana di Settembre nella lontana Turchia. Infatti, grazie ad una borsa di mobilità Grundtvig, sono stato invitato dall'Università Yaşar di Izmir per un corso intensivo di lingua e cultura turca. Insieme ad altri "studenti", provenienti da diverse parti del mondo, mi sono sentito come al primo giorno di scuola. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei approcciato il turco, lingua incomprensibile all'orecchio occidentale? Ma come negare che il modo migliore per conoscere un popolo e una cultura è quello di conoscere la sua lingua? Indescrivibile poi l'emozione che si prova quando dopo 5 giorni di full-immersion, si inizia a catturare qualche parola qua e là nel tradizionale mercato locale di Kameraltı.

I miei colleghi erano insegnanti ed educatori provenienti da diversi paesi del mondo, ma a causa della loro mansione, ognuno era strettamente connesso alla lingua e alla cultura turca... Si andava da insegnanti madrelingua d'inglese proprio presso la stessa università in Turchia, per poi passare a chi insegna lingua e cultura tedesca ad immigrati turchi in Germania, oppure si passa a chi ha proprio deciso di stabilirsi a Izmir per nuove opportunità di carriera. Allora ogni giorno è una nuova scoperta con Kodrett, la nostra insegnante di lingua turca che non ci ha lasciato un momento... La mattina era occupata da lezioni intensive e dopo pranzo si mettevano in pratica le nuove nozioni. Ce n'era per tutti i gusti... Del tipo "Impariamo a presentarci in turco"... Oppure "Come salutare", ancora più nel pratico "Come contrattare al mercato turco? Parole e frasi magiche!", "Come siamo vestiti?", ecc...

Izmir è una città viva, piena di gente che vive poco in casa e molto all'esterno grazie alle temperature miti e alle molte occasioni di svago. La gente è in genere aperta alle novità ed abbiamo attirato non poco la curiosità degli abitanti locali che ci hanno mostrato un'accoglienza unica e un forte interesse ai nostri luoghi d'origine. Anche per questo l'obiettivo della città è l'Expo del 2020 che conferma la vocazione di paese dove le culture occidentale ed orientale s'incontrano.

Adesso non ci resta che proseguire ed intensificare la cooperazione con questo angolo d'Europa, pronti ad aumentare il numero di scambi, progetti e occasioni di mobilità con i nostri partner mediterranei... Noi sappiamo cosa significa e in turco si dice semplicemente... Çok güzel!!!