Casa joven - Montevideo - Uruguay Blog dei volontari

08/07/2010 Luca Pagliara

Il cielo è di un azzurro intenso, il sole comincia a riscaldare la fresca aria del mattino che mi risveglia dall'intorpidimento del sonno.
Per circa 10 minuti cammino per le strade di Barrio Sur, attraverso viali alberati e strade nude, senza protezione dal sole, che sono costeggiate da case e negozietti, uno diverso dall'altro per colore e stile.
Arrivo finalmente a Casa Joven Bien al Sur. Le sue pareti color rosso terra in parte sono giù illuminate dal sole. Entro. Quasi come un rituale si saluta tutti uno per uno con un bacio sulla guancia, ragazzi e adulti.
Lentamente arrivano tutti i ragazzi che non hanno la scuola al mattino, i primi preparano la colazione per tutti, mentre gli adulti riscaldano l'acqua per il mate.
I ragazzi di casa joven hanno tutti tra i 12 e i 17 anni, vengo da differenti quartieri di Montevideo, Cerro, Pedra Blanca, Ciudad vieja, barrio sur, spesso quartieri umili e difficili. Le storie di questi ragazzi sono umili, difficili e complicate, economicamente, familiarmente, psicologicamente.
A volte non è facile sapere come iniziare un contatto con i ragazzi, come relazionarsi con loro, e in questo è utile l'aiuto e l'esempio di tutta la squadra che lavora in Casa Joven, a iniziare da Ana la coordinatrice, passando per la psicologa, l'assistente sociale, gli educatori e la cuoca.
Casa joven è un centro informale, dove l'unica regola per poter partecipare è quella di frequentare la scuola, per questo mattina e pomeriggio si alternano ragazzi diversi, quelli che hanno la scuola al mattino e quelli al pomeriggio.
Nella casa i ragazzi possono partecipare a diversi laboratori, serigrafia, informatica, diritti umani, scacchi, e stiamo preparando un laboratorio di musica, alcuni facoltativi e alcuni obbligatori.
Nei momenti liberi, i ragazzi giocano a ping pong, a carte o si danno il turno per usare il computer.
Per tutta la mattina Anita prepara il pranzo per tutti i ragazzi, non si dimentica mai di nessuno anche di quelli che sa arriveranno il pomeriggio con un po di ritardo. Così verso le 13.30 più o meno tutti ci sediamo assieme a tavola e mangiamo il delizioso pranzo che ci ha preparato questa fantastica cuoca.
L'esperienza che sto facendo in Casa Joven è quella che speravo di trovare, volevo trovarmi in questo tipo di situazione, e il momenti di apprendimento e gli spunti di riflessione sono molti, sopratutto nei casi in cui il comportamento dei ragazzi esca da quelle che sono le regole che si rispettano nella Casa, che ovviamente sono completamente diverse da quelle che ci sono per strada e gli educatori intervengono, anche se non sempre è facile, parlando con i ragazzi.
Sono veramente contento stare in casa Joven, di integrarmi con i ragazzi e con gli adulti, di aver la possibilità di imparare cose nuove, e di condividere idee e poter dare una mano a questo progetto.