Dalla Russia...a Bolzano! Blog dei volontari

Quando ero ancora a San Pietroburgo non ho avuto tanto tempo per immaginare come sarebbe stato il progetto, perché negli ultimi mesi pre-partenza ero molto occupata a fare tutti i documenti in tempo. Infatti potevo immaginare solo basandomi su quello che era scritto nella brochure informativa del progetto, certamente capivo che avrei lavorato in una “Casa di riposo”.

“Casa di riposo” nei miei pensieri era come una casa di cura, dove vengono le persone per recuperare la salute e che la mia parte di lavoro fosse aiutarli a trascorrere il tempo libero. In realtà il mio lavoro è proprio quello che avevo pensato prima, ma su cosa è una “casa di riposo” mi sono sbagliata…un po’.

In effetti ci cono 5 Casa di riposo e sono tutte più o meno simili tra loro (e anche simili a quello che avevo pensato), eccetto una che si chiama Villa Europa, dove adesso sto lavorando. Non immaginavo prima che Villa Europa fosse l’unica casa dove le persone hanno malattie molto serie e che forse questa casa è l’ultimo posto nella loro vita.

Racconto del mio primo giorno a Villa Europa, quando sono entrata nella Casa di riposo senza sapere che tipo di casa fosse. Il mio tutore mi ha presentato a parecchie persone -direttrice, responsabile e altri- e subito dopo mi ha fatto un giro ai piani per farmi vedere la struttura e gli ospiti. Ero un po’ sotto choc, perché nella mia vita normale non vedo spesso persone così, neanche nella mia città non si possono incontrare per strada le persone in carrozzella, è una cosa molto rara, la città, purtroppo, non è adatta alle persone così. Non ho neanche mai vissuto con persone anziane: mi è rimasto solo un nonno, che abita molto lontano.

Se qualcuno mi chiede (e capita): “potresti fare un altro anno?”, io subito rispondo di SI. Perché l'esperienza che ho avuto è unica. Gli ospiti con diversi malattie sono persone come noi, che hanno bisogno di qualcuno che stia con loro, di un piccolo aiuto, ognuno ha vissuto la sua vita e sono sempre storie interessanti da ascoltare. Non tutti anzi pochi sono ancora capaci di parlare, muoversi (non solo camminare, ma anche mangiare), pochi hanno ancora la memoria. E adesso, dopo 8 mesi, sono molto contenta che di aver lavorato proprio per questa casa di riposo “ Villa Europa – centro di lunga degenza”, perché sono riuscita a superare i miei timori nei confronti delle persone anziane che sono malate.

Angelina.