From L'Arche Cork.. Blog dei volontari

07/10/2016 Nicla Scarongella

Sono già trascorsi tre mesi qui a Cork e il tempo sembra volare!
Per chi non lo sapesse, sono qui per svolgere un progetto MTV presso L’Arche, una comunità che si occupa di persone con disabilità mentale. Mi hanno accolta la tipica pioggerella e il cielo grigio ma vi assicuro che quando qui c’è il sole (per ora non così raramente) è davvero splendido il paesaggio.

Perché ho scelto di fare questa esperienza? Per diversi motivi: volevo fare un’esperienza all’estero e capire se sono capace di sopravvivere in un’altra realtà; vorrei migliorare la conoscenza dell’inglese, ormai indispensabile nel mondo lavorativo. È la mia prima esperienza anche a contatto con persone disabili; i miei studi sono lontani da questo ambito (ho una laurea in beni culturali) ma ci ho provato e sono stata selezionata.
Ogni lunedì mattina tutti i volontari, i residents e i responsabili della comunità si incontrano per il consueto gathering settimanale. Per ogni nuovo mese, ogni casa riceve l’elenco delle attività previste (trainings, parties, ..). Nel mese di agosto la maggior parte dei residenti ha trascorso un periodo di vacanza e da settembre le attività sono riprese regolarmente. Tra gli eventi principali dello scorso mese, ricordo con piacere i preparativi per la festa di compleanno di una ragazza disabile che vive con noi e l’inaugurazione di una mostra a cui un’altra delle nostre residenti ha partecipato. Sono stati momenti di grande entusiasmo collettivo.

Attualmente vivo in An Cuan (nome irlandese che significa Il Porto) con altri due volontari (una ragazza del Kenya di nome Esther e Felipe dal Brasile), insieme a quattro residenti con disabilità. La nostra casa è davvero bella, di tipico stile inglese. Sembrerebbe strano ma a volte mi sento a casa.
Il compleanno di Therese è stato bellissimo e forse le foto che allegherò a questa descrizione possono darvi qualche idea. All’inizio eravamo tutti in ansia per la riuscita dell’evento. Ognuno di noi ha cucinato qualcosa e la cucina a tratti sembrava esplodere! Abbiamo cercato di esaudire i desideri culinari di Therese e quindi pasta, salsicce, chicken curry e tanta musica irlandese. Ce l’abbiamo messa tutta e il risultato è stato sorprendente.
Qui si impara ad ascoltare, a chiedere…cose non di poco conto…e poi se ce la metti tutta, con semplicità ed onestà, tutto ritorna come un dono. Si impara a convivere con persone di diverse culture, si impara a mettersi in discussione e abbattere le proprie barriere; cominci a pensare se davvero vuoi fare quello in cui credi, cominci a capire che, forse, non puoi pianificare troppo il tuo futuro…insomma è un vero e proprio “banco di prova”.
Qui sto imparando a conoscere meglio me stessa, le mie energie, i miei limiti, i miei tempi. Sto imparando ad apprezzare il valore della famiglia, quella da cui sono scappata!;) Impari ad apprezzare una domenica con il sole e a sentire la mancanza della pasta al forno di tua madre, della passeggiata con gli amici…
Conosci altri amici, compagni di viaggio e condividi con piacere il tempo libero trascorso con loro..
Qualcosa in te comincia a cambiare e sono spesso gli altri a fartelo notare, gli amici che senti al telefono, quelli qui che ti dicono che il tuo inglese sta migliorando (anche se stento a crederci).
Cominci a conoscere meglio questa città, a stringere legami con altre persone e a pensare…beh non è così male stare qui
Ora attendo il responso del giudizio di questi primi tre mesi ..guidare non credo faccia per me, e la cucina italiana non è apprezzata proprio da tutti ma spero di farcela, di continuare questa esperienza, un’opportunità di crescita per me, da tutti i punti di vista.
Nicla S.
Ps. Se avete qualche domanda non esitate a chiedere!;)