La storia di Nevenka, partita per la Francia con un progetto MTV

Abbiamo intervistato Nevenka, una giovane ragazza che a 28 anni è partita dal Trentino con InCo per svolgere un progetto MTV in Francia, a contatto con una comunità di persone disabili. Il motivo? Aveva voglia di dare una svolta alla sua vita, seppur non sapendo bene come. La sua esperienza è stata talmente positiva da decidere di stabilirsi in Francia e specializzarsi in questo campo. Sei curioso/a di saperne di più? Leggi l’intervista completa.

Di dove sei?

Sono serba, ma ho vissuto in Trentino per 18 anni. Ho fatto la scuola e l'università lì.

Perché e con quale programma sei partita inizialmente?

Io all'epoca stavo lavorando a Trento in una ditta, ero stanca e volevo un cambiamento di vita. Ho trovato InCo per caso, ma non avevo niente di programmato: non sapevo cosa volevo fare, dove volevo andare. Ad InCo mi hanno proposto di andare in Francia per lavorare con persone con disabilità ed io ho accettato.

In seguito ho scoperto che una volontaria, partita un anno prima con InCo, era stata una mia amica alla scuola superiore, perciò lei mi ha raccontato un po' la sua esperienza.

Quanto tempo sei stata in Francia per il progetto?

Attualmente sono ancora in Francia. All'epoca avevo 28 anni e il progetto era della durata di un anno (2014-15), poi ho cominciato a lavorare qui e così sono rimasta.

Avevi informazioni prima della partenza?

Avevo un po' di informazioni prima di partire perché la mia amica mi aveva raccontato della sua esperienza.

In seguito ho avuto una chiamata Skype con il responsabile del personale che mi ha spiegato come funzionava il progetto e il servizio che sarei andata a svolgere.

Prima della partenza ho fatto un corso di preparazione con InCo e anche durante la mia permanenza in Francia, circa una volta al mese avevo dei contatti con un referente dell'Associazione.

Avevi aspettative prima di partire?

No, sono arrivata e non conoscevo niente di questo mondo. In Italia avevo fatto il liceo delle scienze sociali e non avevo mai avuto esperienze dirette con persone con disabilità; vivere con loro 24 ore su 24 è stata un'esperienza interessante.

Parlavi francese?

Assolutamente no. Il francese penso sia la mia sesta lingua.

Questo è stato un ostacolo inizialmente?

No, il francese non è stato una difficoltà. Inoltre con il progetto c'è anche la possibilità di apprendere meglio la lingua perché è prevista un’ora a settimana di corso di lingua.

Io poi avevo altri progetti: pensavo di partire per il Canada il secondo anno perché conoscevo molto bene l'inglese, poi ho cambiato idea e deciso di restare qui, una delle decisioni migliori della mia vita credo.

Vuoi descrivere una tua giornata tipica come volontaria?

I volontari vivevano in casa con 7 residenti, persone con disabilità più o meno lievi a seconda dei casi. Avevamo una stanza privata ma il resto degli spazi, compreso il bagno, erano condivisi.

Durante la settimana mi alzavo con gli altri volontari alle 7.30, preparavamo la colazione per tutti e aiutavamo i residenti meno indipendenti a fare la doccia. Poi loro andavano al lavoro e noi volontari restavamo a pulire la casa e preparare il pranzo. Dopo il lavoro i residenti tornavano e mangiavamo insieme, poi avevamo una pausa di tre ore. La sera passavamo del tempo insieme, per esempio potevamo andare a fare shopping, guardare la televisione. Una vita familiare, comunitaria.

Durante il weekend, siccome mi piace molto viaggiare, spesso partivo: sono andata a Berlino, in Svizzera, insomma mi sono mossa un pochino.

Erano presenti altri volontari internazionali?

Sì, qui ci sono moltissimi polacchi e tedeschi, non molti italiani, qualche inglese ogni tanto, poi francesi, ungheresi, canadesi. Insomma un bel mix.

Per te è stata un'esperienza utile?

Sì, così tanto che poi ho deciso di rimanere qui. Sono rimasta un anno come volontaria, poi sono stata un’assistente che abita in casa per altri tre anni, poi sono diventata responsabile di una delle case e adesso lo sono di un'altra, però ho un mio appartamento e vivo da sola. Perché è un’esperienza dove non hai tanta vita personale; condividi quella della comunità, che è una cosa eccezionale, ma dopo quattro anni hai un po’ bisogno di andare.

Quali sono state le cose positive e le difficoltà della tua esperienza?

Tra le cose positive devo dire che per me è stata una grande crescita personale, ho scoperto valori eccezionali, che anche oggi condivido. Poi ho smesso di guardare la tv; in italia la guardavo tantissimo e qui non la accendo nemmeno, perchè non ne sento il bisogno. Se ho bisogno di informazioni prendo un giornale e lo leggo. Qui sono veramente a contatto con la gente e mi dimentico anche dei telefoni cellulari. C’è veramente contatto umano e questo mi piace molto.

Tra le cose negative potrei citare la fatica: perchè comunque è una vita difficile. Per un anno va bene, ma continuarla poi per due, tre o quattro anni è difficilissimo. Un’altra cosa che bisogna accettare è che non si ha tanto spazio personale.

Se una persona è abituata ad avere uno spazio personale grande, qui è un pochino limitata, perché la prima cosa che bisogna imparare è che si deve pensare prima all'altro che a sé stessi.

Come esperienza la consiglieresti ad altre persone?

Certamente. Pur non essendo così vecchia, perchè sono del 1986, quando guardo le nuove generazioni vedo ragazzi che pensano sempre di più a loro stessi; non pensano all’altro nello stesso modo e sarebbe importante che si recuperassero certi valori. Ad esempio, semplicemente mangiare in famiglia, una un pochino allargata di quindici persone, ogni giorno è un’esperienza che ti da tanto.

Perché hai deciso di restare in Francia? E stata un’esperienza talmente positiva?

Sì, ho deciso di restare anche perché io sono un po’ particolare e mi piacciono le difficoltà e le sfide. Durante l’anno in cui sono stata volontaria abbiamo avuto tante difficoltà in comunità perché non c'erano tanti volontari,e tanto personale, perciò sono rimasta.

Inoltre sul piano personale mi sono formata, sono diventata educatrice specializzata, perciò ho imparato qualcosa.

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Grazie Nevenka per aver condiviso con noi la tua esperienza con il progetto MTV in Francia!

Se sei interessato/a a saperne di più sul progetto MTV ecco qui qualche link:

MTV - Medium Term Volunteering

Volontariato in Francia (MTV) con L'Arche