TAP REVOLUTION: IL PERCORSO DI FORMAZIONE

Si è concluso venerdì 19 marzo il percorso di formazione del progetto “Tap Revolution: a simple solution to plastic pollution”, iniziativa finanziata dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e dal Corpo Europeo di Solidarietà, che si pone l’obiettivo di garantire modelli di produzione e di consumo sostenibili attraverso la promozione del riciclo e riutilizzo dei beni e materiali, nonché del consumo sostenibile e responsabile nella vita quotidiana.

Il percorso di formazione, che si è svolto a partire dal primo marzo, ha visto la partecipazione di 35 giovani ragazzi interessati alle tematiche ambientali e di 9 formatori provenienti da associazioni di rilevanza sociale ed ambientale a livello sia locale che nazionale: il Centro per la Cooperazione Nazionale (CCI), Viração&Jangada, Minimolla Design,l’Associazione H2O+, Refill Italia, il Centro Servizi Volontariato (CSV) e InCo Molfetta. 

La fine della formazione dei giovani segna la conclusione della prima fase del progetto, che aveva come obiettivo quello di creare una rete di volontari che acquisissero una serie di competenze e conoscenze su tematiche ambientali, cittadinanza attiva e comunicazione. Al fine del raggiungimento di tali obiettivi la formazione è stata divisa in 8 moduli digitali della durata di due ore ciascuno - per un totale di 16 ore - ai quali i giovani hanno partecipato attraverso la piattaforma Zoom. Questi incontri sono poi stati seguiti da altri 4 moduli in formato formazione a distanza su ulteriori quattro tematiche: i cambiamenti climatici, stili di vita sostenibili, la realizzazione di un podcast, e l’Agenda ONU 2030. Inoltre, a conclusione del percorso di formazione, si terrà oggi, 22 marzo, una diretta sul canale Instagram di Civico13 in occasione della giornata mondiale dell'acqua, in cui verrà raccontato anche quello che è stato fatto durante il percorso di formazione. Ma vediamo ora più nello specifico i moduli di formazione di gruppo e cosa è stato trattato in ognuno di essi.

Il primo incontro è stato atto ad introdurre il progetto, i suoi obiettivi, il percorso di formazione e le attività programmate. La coordinatrice del progetto Patricia Dragan dall’Associazione InCo, ha accolto i partecipanti, i quali, condividendo le proprie abitudini sostenibili e le proprie paure ed aspettative legate al progetto Tap Revolution, hanno avuto modo di conoscersi ed iniziare la creazione di un team legato dallo stesso interesse comune verso le tematiche ambientali.

Il secondo incontro - “La comunicazione e gestione dei social media” - ha visto la presenza di Paola Zanon, esperta di comunicazione del CCI, in qualità di formatore sulla “comunicazione sociale”, ossia quella comunicazione che mira a informare e sensibilizzare la comunità e la società su determinate tematiche. Gli argomenti trattati sono stati gli elementi, i canali, gli strumenti e gli output della comunicazione, il tutto in un’ottica di programmazione di una comunicazione che sia responsabile ed integrata. I partecipanti hanno così avuto modo di comprendere e analizzare i principi base della comunicazione e della gestione dei social media. 

L’incontro successivo, “Il ciclo di vita della plastica e l’economia circolare”, è stato gestito da Marianna Moser dell’Associazione H2O+, la quale ha introdotto il tema dell’economia circolare e ha analizzato come ogni persona, agendo responsabilmente nel quotidiano, può contribuire ad uno sviluppo della società più sostenibile, anche attraverso il corretto riciclo dei rifiuti. Inoltre, i giovani coinvolti hanno avuto modo di scambiare tra di loro idee e abitudini ecologiche che vorrebbero introdurre nella loro vita quotidiana, ispirandosi a vicenda a provare a fare la differenza.

Il quarto incontro invece, denominato “La storia di Refill Italia e come funziona l’iniziativa”, è stato funzionale all’introduzione di una delle iniziative sul consumo consapevole dell’acqua che il progetto Tap Revolution intende promuovere: Refill Italia. Questa iniziativa, nata in Inghilterra e da poco attiva in Italia grazie all’Associazione milanese Around the Water, si pone come obiettivo quello di creare una rete di locali e ristoranti disponibili a riempire le borracce dei propri clienti a basso costo o gratuitamente, al fine di ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica monouso. Durante l’incontro, tenuto da Margherita Cavalleri ed Enrica Grassi, si è quindi anche discusso insieme ai partecipanti delle strategie di implementazione dell’iniziativa a livello locale, parte della fase successiva del progetto Tap Revolution. Il feedback dell’incontro è stato anche in questo caso positivo, visto l’interesse e la partecipazione attiva dei giovani, che hanno contribuito proponendo numerose idee.

Le ulteriori due iniziative che il progetto Tap Revolution intende promuovere localmente sono state presentate durante l’incontro successivo: “L’acqua come bene comune e le iniziative Fontanelle.org e L’Acqua della Casa”. Elisa Mastro, dell’impresa Minimolla Design, ha quindi spiegato che “Fontanelle.org” promuove una mappa interattiva online in cui chiunque può inserire la geolocalizzazione delle fontane della propria città, in modo tale da permettere di trovare dove riempire la propria borraccia facilmente, invece di comprare bottiglie di plastica monouso. “L’acqua della casa”, invece, è orientata alla fornitura di un kit di oggetti - quali ad esempio sottobicchieri - destinato alle associazioni che organizzano eventi pubblici, per promuovere il consumo di acqua del rubinetto anche in situazioni organizzative di grande portata, dove il consumo di plastica e bottiglie monouso è consistente.

L’incontro successivo, “La comunicazione efficace sulle tematiche ambientali e il consumo critico”, si è aperto con la visione di un video di sensibilizzazione verso gli effetti negativi del consumo di plastica, che ha dato il via ad una riflessione di gruppo tra i partecipanti sugli elementi principali di una comunicazione efficace ed efficiente, che ha portato poi all’approfondimento di tale tematica da parte del formatore Paulo Lima, dell’associazione Viração&Jangada. In particolare sono stati analizzati la comunicazione efficace di contenuti di tipo educativo, sociale ed ambientale, le principali forme innovative di comunicazione, e l’importanza di una comunicazione non slegata dal contesto e che punti alla “call to action” dei destinatari del messaggio, cioè a farli agire in prima persona. Ai partecipanti stessi è stato chiesto di mettersi in gioco e creare, in piccoli gruppi, dei progetti pubblicitari su tre macro-tematiche che stanno al centro del progetto: il consumo consapevole, l’acqua e la riduzione dell’uso della plastica. I progetti grafici di sensibilizzazione sono poi stati condivisi con tutti per ricevere un feedback ed effettuare le ultime riflessioni sul tema.

Il penultimo incontro, “La cittadinanza attiva nell’Unione Europea”, tenuto dall’Associazione InCo, ha fornito ai partecipanti numerose risorse legate all’ecosostenibilità e allo sviluppo di progetti di cittadinanza attiva nell’ambito delle tematiche ambientali. In seguito, dopo una presentazione su cosa sono i progetti ESC (Corpo Europeo di Solidarietà) e i progetti di solidarietà come Tap Revolution, i ragazzi hanno provato ad ideare due potenziali progetti di solidarietà che rispondessero ad alcuni bisogni sociali della comunità locale, definendo gli obiettivi di tali progetti, il target individuato e le attività principali incluse nei progetti. I risultati di questo lavoro di gruppo sono stati più che positivi e hanno contribuito ad aumentare lo spirito positivo dei partecipanti, che si sono definiti entusiasti di aver compreso che essere cittadini attivi e fare la differenza iniziando a livello locale non è affatto un compito impossibile.

L’incontro conclusivo, “Il volontariato e lo sviluppo personale”, tenuto da Giulia de Paoli e Giovanna Galeaz del CSV, ha presentato ai partecipanti il mondo del volontariato in tutte le sue molteplici forme e caratteristiche trasversali. Ai giovani è stato poi chiesto di immedesimarsi in più profili di potenziali volontari e riflettere su quali sono le competenze che si possono acquisire facendo questo tipo di esperienza. L’attività è servita a far riflettere sulle diverse tipologie di competenze e a comprendere che esiste un apprendimento informale che si basa sulle esperienze di vita e che permette di sviluppare quelle competenze che si chiamano “soft skills” lungo tutto l’arco della vita. L’incontro si è concluso poi con la visione di un video per ispirare i ragazzi ad essere attivi nel proprio piccolo per migliorare la comunità locale.

I quattro moduli di formazione individuale, che hanno seguito la formazione di gruppo, sono serviti a fornire molteplici risorse per la ricerca, l’informazione, l’ideazione e lo sviluppo di progetti legati alle tematiche ambientali. 

Il percorso di formazione si è concluso venerdì 19 marzo con l'ultimo incontro di valutazione della formazione e brainstorming su come ognuno dei partecipanti può contribuire con contenuti per la promozione del progetto (da meme, articoli, video insta). Il feedback dei partecipanti è stato decisamente positivo e ha sostenuto il successo di questa fase del progetto Tap Revolution, che ora proseguirà con una campagna di sensibilizzazione della comunità trentina - con il supporto della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento - sull'impatto ambientale che le scelte personali quotidiane e gli stili di vita possono avere, nonché la promozione delle iniziative legate al consumo consapevole dell’acqua introdotte durante la formazione.

Per restare informati sullo sviluppo del progetto “Tap Revolution: a simple solution to plastic pollution” potete seguire il sito www.taprevolution.it e la pagina Instagram del progetto.

Il progetto è realizzato in partenariato con: Comune di Trento - Ufficio Politiche Giovanili, APPA- Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia Autonoma di Trento, Associazione L’Ortazzo, Cooperativa Punto d’Incontro, Istituto Comenius.