Due terzi di cammino: riflessioni sul mio Servizio Civile con InCo

Mentre scrivo, mi rendo conto che il tempo è volato e ormai mi trovo già oltre i due terzi del mio percorso di Servizio Civile presso InCo – un vero e proprio giro di boa che merita un momento di riflessione. Eccomi quindi a voltarmi indietro, a ripensare a ciò che è successo finora, a cosa ho imparato e a cosa mi aspetto ancora da questa esperienza.
Quando ho iniziato, avevo in mente obiettivi ben precisi: volevo acquisire nuove competenze tecniche, anche in ambiti lontani dal mio percorso di studi, e al tempo stesso consolidare e mettere in pratica abilità già acquisite, arricchendole con soft skills trasversali come la comunicazione, il lavoro in team e l’organizzazione.
Soprattutto, cercavo un’esperienza concreta, utile e stimolante, che mi permettesse di crescere e orientarmi con più consapevolezza verso il mondo del lavoro.
Un inizio graduale e accogliente
Il mio percorso è iniziato nel mese di dicembre, un periodo caratterizzato da ritmi piuttosto rilassati perché non tempestato di attività da avviare e vicino alle festività natalizie. Fin da subito, all’interno di InCo, mi sono sentita accolta con calore e gentilezza: questo ha reso il mio inserimento più naturale, aiutandomi a superare eventuali titubanze iniziali e a cominciare a conoscere serenamente l’ambiente e le persone.
Dal quotidiano alle scoperte
Con l’arrivo del nuovo anno, i ritmi si sono intensificati e ho iniziato a svolgere mansioni più pratiche e continuative legate al mio ruolo di Digital Content Developer: dalla pubblicazione regolare di contenuti sui social media alla gestione delle call attraverso il sito web.
Anche nelle attività più routinarie ho trovato elementi di valore: ho imparato a lavorare con costanza, a recepire i feedback, a organizzare il mio tempo in modo più efficiente e a comunicare in modo chiaro e puntuale, all’interno di un team professionale e collaborativo.
Un primo approccio al mondo del lavoro
Questa esperienza mi ha dato la possibilità di avvicinarmi al mondo del lavoro in modo graduale in termini di pressioni e responsabilità. È stata un contesto utile per capire meglio me stessa, prendere il ritmo delle giornate lavorative, comprendere le dinamiche di un ambiente d’ufficio e rafforzare le mie capacità relazionali e organizzative.
Un valore aggiunto è stato sicuramente il confronto quotidiano con il team di InCo: interagire con persone diverse per età, formazione e background culturale mi ha aiutata a riflettere sui miei e sui loro comportamenti, su come rendere più efficace il mio modo di comunicare e a crescere in consapevolezza.
Tra i momenti più stimolanti, ricordo con piacere le attività "fuori ufficio", come le giornate di promozione del Servizio Civile in una scuola superiore o le attività formative portate da InCo all’ITT Marconi di Rovereto, dove abbiamo parlato anche di sostenibilità e di upcycling: delle occasioni dinamiche per mettersi in gioco e affrontare nuove sfide comunicative in contesti reali.
Risorse ritrovate e nuovi interessi
Durante questi mesi ho riscoperto abilità che avevo un po’ trascurato dalla fine dell’adolescenza – come il disegno e alcune capacità manuali – e ho iniziato a coltivare nuovi interessi, come la cultura giapponese. Questi sono stati stimoli che hanno riacceso la mia creatività e arricchito ulteriormente il mio percorso personale, permettendomi di ripensarmi in modo diverso.
Assemblea SCUP: creatività e condivisione
Nel mese di luglio ho partecipato all’assemblea generale, evento rivolto a tutti i giovani in SCUP. Durante la mattinata abbiamo preso parte ad attività creative a nostra libera scelta (l’offerta comprendeva musica, teatro, fotografia, videomaking…), mentre nel pomeriggio ciascun gruppo ha condiviso con gli altri quanto realizzato. La giornata si è rivelata divertente e mi ha dato la possibilità di ritrovare persone che avevo incontrato all’avvio della mia avventura, durante la formazione iniziale, o in occasione di altri appuntamenti riguardanti la formazione generale, e di condividere le mie novità con le loro, confrontandoci sulle nostre esperienze, impressioni e ambizioni.
Uno sguardo al futuro
Nei mesi che mi restano, spero di poter approfondire ulteriormente alcuni aspetti specifici della comunicazione digitale, come il videomaking, l’uso di piattaforme come YouTube, e i temi connessi alla privacy e al copyright, che trovo particolarmente attuali e stimolanti.
Vorrei continuare a crescere sia dal punto di vista tecnico che personale: da un lato consolidando competenze concrete, dall’altro riflettendo sugli insegnamenti trasversali che ho raccolto lungo il cammino, così da portarli con me nel mio futuro percorso.
Non so ancora con certezza dove mi porterà il post-Servizio Civile, ma so che questa esperienza con InCo mi ha dato strumenti preziosi e prospettive nuove. Il Servizio Civile non è solo un’opportunità lavorativa o formativa, ma potenzialmente anche un tempo di crescita personale: uno spazio protetto in cui sperimentare, riflettere, costruire e riscoprirsi.