Montevideo-le prime impressioni Blog

09.07.2010 Samuela Troiani

Le prime due settimane in questa nuova città, tutta da scoprire e da conoscere, sono passate velocemente. Il primo impatto è stato strano: era un sabato pomeriggio e per la Ciudad Vieja rotolavano balle di fieno, vale a dire che per strada non c'era quasi nessuno e che i negozi erano tutti chiusi. Che strano, mi dico, chissà dove sono finiti i montevideanos. Fortunatamente il giorno successivo, il sole ha deciso di accoglierci a “raggi a aperti” e così abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo las ramblas...ed ecco svelata una parte del mistero!I pescatori intenti nella loro attività, coppie e famiglie sedute a riposare, a chiacchierare e a bere mate! E poi una quantità di gente intenta a correre con tanto di musica alle orecchie o a passeggiare con i loro fedeli amici di sempre.
Sole in faccia e gambe in spalla: cosa c'è di meglio da fare se non passeggiare e godersi il sole? o stendersi sull'erba per una meritata siesta domenicale?
In compenso quando passeggi per la ciudad vieja, durante la settimana, il centro si popola di persone e di movimento. E man mano che vivi la città e trovi informazioni, scopri che il lunedì sera al centro cultural de espana il cinema è gratuito e offre una rassegna di cinema spagnolo, scopri che ci sono corsi di tango e di salsa gratuiti, scopri che la domenica ci sono las ferias dove puoi andare a passeggiare e perderti tra cataste di libri o bancarelle di vestiti e se il tempo lo permette e sei fortunato, ti puoi stendere sul prato, fumare una sigaretta e goderti il sole.
E passeggiando, è strano notare come ogni casa è diversa l'una dall'altra, forme e colori, o come dietro grandi edifici trovi una distesa di detriti, come se avessero smantellato un palazzo per poi lasciarne i resti inermi immersi nell'ambiente cittadino. Ed è bello al contempo vedere che la gente è abituata a sedersi sotto casa (sua o di qualcun altro) per condividere un mate e farsi quattro chiacchiere, o accendere il barbacue , la domenica, per cucinare un tipico hasado.
Ma la cosa più bella è affacciarsi al balcone la sera, ascoltare i grilli e sentire che sia avvicina un cavallo che tira un carretto e vedere che giusto giusto si ferma sotto casa per dare l'occasione al suo conducente, di infilarsi dentro il cassonetto a cercare e riclassificare i rifiuti e forse, a volte, anche a recuperare del cibo..e allora ti rimane un altro gusto in bocca, e ti rendi finalmente conto che hai una nuova casa e un nuovo paese che, come sempre, porta in grembo grandi contraddizioni.